Mafleur, la bellezza audace di una seduta accogliente
INTERVISTA con Manuela Simonelli, designer dello studio Quaglio&Simonelli
Con la sua forma inconfondibile Mafleur è una delle sedute più recenti e distintive della collezione Montbel. Disegnata dai designer Quaglio&Simonelli, Mafleur assume la parvenza di un leggero fiore, con il caratteristico profilo dello schienale tracciato per dare l’illusione della separazione in tre parti: una composizione di fogli di legno dolcemente arrotondati che possono trasformarsi in morbidi petali accoglienti una volta imbottita.
“Mafleur è una sedia molto femminile – spiega la designer Manuela Simonelli– abbiamo cercato di svilupparla in una direzione di leggerezza, lavorando una materia rigida e solida come il legno ma trattandola come un qualcosa di fluido, di leggero, al servizio del comfort”.
Un comfort visivo che si palesa nelle piccole grinze che caratterizzano la finitura dell’imbottitura: è un’estetica che si inchina sempre alla funzionalità.
“Un designer non è un artista indipendente – prosegue – egli disegna un oggetto che deve essere utilizzato, che deve essere comodo o ergonomico, a seconda dei casi. E’ normale quindi che dal concetto iniziale ci siano evoluzioni a servizio della realizzazione concreta. Ci si adatta a esigenze di utilizzo, commerciali, legate al brand. Di sedie scomode, purtroppo, ce ne sono molte. Per questo penso che disegnare per l’arredamento richieda grande capacità di adattamento, e noi ci teniamo molto a seguire il prodotto fino alla fine della produzione, per mantenere fede all’idea iniziale. E’ molto interessante osservare come evolve un progetto, dall’idea concept al suo compimento”.
E come sviluppa un vostro progetto?
“Ogni progetto è diverso. Partiamo da un brief da parte dell’azienda, ci si guarda intorno e poi si cerca ispirazione. La natura. Le opere d’arte, la moda. La curiosità è il punto di partenza, poi le idee vengono. A volte anche senza rendersene conto”.
Che persona è il designer?
“Il designer è una persona curiosa, che cerca, che osserva, che disegna e ridisegna fino a che non arriva a qualcosa che lo convince. Nel nostro caso, essendo in due, lo sviluppo dell’idea è sempre condiviso.
E Mafleur per un designer da quale punto di vista va osservata?
“La maggior parte delle sedie si vedono principalmente da dietro. Con Mafleur abbiamo voluto accentuare il dettaglio dello schienale pensando alla sua collocazione all’interno di location prestigiose e sofisticate.”
Cosa amate del design in questo specifico settore dell’arredamento di interni per il contract?
“Noi lavoriamo in settori molto diversi, dalle lampade al prodotto industriale e tecnologico, alla cosmetica. Ma la sedia è sempre stato un oggetto di grande ispirazione per i designer. Anche perché una sedia non è mai solo una sedia, ma una famiglia di oggetti. Non va mai venduta da sola, bisogna pensarla al plurale. Il mercato contract è un comparto molto interessante, con un buono sviluppo. Offre a noi designer la possibilità di realizzare prodotti più impattanti, dal design più audace.”